Non guardare

Allora le mani di Dio
mi dissero
NON GUARDARE
e mi chiusero gli occhi in una benda
perché non li divorasse il dolore,
perché non mi annientasse lo strazio
delle mie creature ferite,
delle mie creature torturate
dilaniate
arse
attossicate
da un manipolo di demoni senz’anima
con gli artigli d’incandescenti uncini…

Ma i loro lamenti li sento
sulla mia carne
fragile d’amore,
sento le loro grida vane
squarciare il silenzio
della vita…

Le mie lacrime
non le puoi vedere
se hai un velo di tenebra
sulle pupille chiuse…

Sono le lacrime
delle mie creature,
le lacrime di sangue
del mio cuore…

Io sono le mie creature
violentate
incarcerate
vilipese
ingannate
profanate…

Trascinate in pesanti catene
all’eterno mercato di schiavi…

Io sono le mie creature…

Ma da sempre
ti offro i miei doni,
i sussurri delle mie api divine,
le mie melagrane d’Amore

E se tu scioglierai i tuoi occhi,
se ti vedrai nelle mie creature,
anche i miei occhi saranno.liberati

Allora tutto sarà
sorriso.

Maria Letizia Giontella